giovedì 5 aprile 2007

Dimagrimento. Effetti associati tra dieta ipocalorica e attività fisica individualizzata.

Vediamo perché atteggiamenti comuni quali la sola restrizione calorica o la sola attività fisica non portano spesso al raggiungimento degli obiettivi di calo ponderale.

Numerosi studi hanno evidenziato che questi due atteggiamenti, separatamente non bastano a garantire un calo di peso, ma hanno altresì posto in evidenza che un programma di attività fisica individualizzata, associato a restrizione calorica potenzia notevolmente il processo di calo ponderale.

Il bilancio energetico deve tenere in considerazione il rapporto tra entrate ed uscite, come su una bilancia l’ago non si sposta qualora sui due piatti vi sia lo stesso peso, la massa corporea non varia se l’apporto energetico (Kcal assunte) eguaglia la spesa energetica.

Quest’ultima costituita da:

  • Metabolismo basale
  • Attività fisica
  • Azione dinamico specifica degli alimenti (DSA)

Occorre fare chiarezza fin da adesso su un punto, l’obiettivo è si il calo ponderale ma ancor di più è importante intaccare le scorte di grasso (FM) preservando quelle di massa magra (FFM), ciò è possibile associando :

  • Riduzione dell’apporto calorico in base al fabbisogno giornaliero non oltre 500 – 1000 Kcal/die ad
  • Attività fisica individualizzata grazie alla quale il tessuto metabolicamente attivo (muscolo) resta intatto.

La sola restrizione calorica, non è sufficiente a garantire un calo ponderale duraturo e stabile perchè difficile da mantenere nel tempo, ma soprattutto incapace di modificare certi aspetti metabolici, infatti dopo un certo lasso di tempo lo stimolo della fame sarà così forte che tutto il peso perduto verrà riguadagnato.

Per comprendere meglio consideriamo la “teoria del punto di equilibrio” che definisce per ogni soggetto la massa corporea e la relativa massa grassa; qualora vi sia una deviazione tra questi due parametri, l’organismo farà di tutto per ristabilire l’equilibrio stimolando la sensazione di fame.

Più precisamente il tutto avviene a livello ipotalamico dove bassi valori plasmatici di leptina (sostanza liberata dagli adipociti) viene percepita come riduzione della massa grassa, quindi deviazione del PDE e conseguente sensazione di fame.

La restrizione calorica da sola non ha alcuna incidenza su PDE (anzi).
Molti farmaci così come l’attività fisica adeguata, spostano invece il PDE ad una massa corporea e grassa inferiore, ecco perché l’associazione dieta ipocalorica/allenamento individualizzato garantiscono i migliori risultati.

Riassumo i benefici dell’attività fisica individualizzata associata a restrizione calorica per il calo ponderale

  • Aumenta il dispendio calorico giornaliero
  • Facilita la mobilizzazione di lipidi dal tessuto adiposo ed il loro utilizzo
  • Aumenta la perdita di massa grassa preservando la massa muscolare
  • La preservazione della massa muscolare contrasta la riduzione del metabolismo basale che normalmente accompagna la riduzione dell’apporto calorico
  • Rende inutile ricorrere ad una piu severa restrizione alimentare
  • Rappresenta un indispensabile elemento della salute.



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