domenica 1 aprile 2007

Test

Una pianificazione dell’allenamento che si rispetti inizia sempre da un’analisi della situazione di partenza, i test in quest’ottica rappresentano gli strumenti di valutazione oggettiva indispensabili prima – durante – dopo

UTILITA’ DEL TEST nel processo di allenamento:

· Permette l’analisi della situazione di partenza (è una “fotografia” dello stato di condizione iniziale)
I risultati di questa prima analisi sono utili per elaborare e pianificare un programma di allenamento adeguato

· Permette il controllo dei risultati ottenuti e quindi la stesura di un nuovo programma allenante, per dare stimoli sempre nuovi ed evitare un adattamento statico ai precedenti.


COMPOSIZIONE CORPOREA.

Con questo test grazie al reperimento di pliche cutanee e alla misurazione di alcune circonferenze, sarà possibile ricavare dati precisi in merito alla tua composizione corporea e conoscere quindi i valori di massa magra (FFM), massa grassa (FM), i relativi Kg, la distribuzione regionale del tessuto adiposo, il BMI, il peso ideale. Inoltre inserendo valori quali peso, altezza, età, frequenza cardiaca a riposo sarà possibile stimare le tue frequenze cardiache allenanti ed il tuo metabolismo basale.


TEST DI FORZA.

Test che permette di stabilire per i diversi gruppi muscolari il carico massimale e quindi il carico allenante da utilizzare nelle sedute, così da sollecitare l’apparato locomotore al meglio delle tue potenzialità.


TEST AEROBICO.

Grazie a questo test eseguito su run o su cocloergometro avremo una stima del tuo stato di condizione generale, del massimo consumo di ossigeno (VO2max) delle tue frequenze cardiache allenanti. Aspetti utili a elaborare un programma per obiettivi lipolitici, di fitness o prestativi.

TEST PER LA VELOCITÀ E RAPIDITÀ

Oltre alla forza veloce viene valutata anche la capacità di accelerazione

Corsa sui 30 e sui 60 metri

Corsa sui 300 metri (resistenza alla velocità)


TEST DI MOBILITA’ ARTICOLARE.

Tendono a rilevare il range di movimento (R.O.M.) delle varie articolazioni, informando sull’eventuale disfunzione delle strutture associate all’articolazione stessa ( barriere anatomiche, elastiche)

Utili a definire la necessità di un programma di stretching, al fine di migliorare il ROM, ma anche gli scambi tra i tessuti.




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