giovedì 5 aprile 2007

Nuoto e sviluppo della personalità

Ho voluto iniziare la sezione dedicata agli argomenti, intenzionalmente con un articolo sul nuoto e i suoi risvolti sulla personalità, dato che ancora oggi purtroppo parlare di movimento e delle sue espressioni implica una visione dell’uomo come macchina perdendo di vista invece l’integrazione mente – corpo; una visione olistica ormai quasi universalmente accettata ma forse certe volte non ben compresa.

Mente e corpo si influenzano a vicenda!

La mente condiziona il corpo (somatizzazione): un tipico esempio ce lo abbiamo quando prima di un evento importante, accusiamo senso di vomito o una forte emicrania, in questo caso la condizione di ansia e disagio viene trasmessa al soma.

Il corpo condiziona la mente: è scientificamente dimostrato che un’attività motoria adeguata migliora la circolazione sanguigna a livello cerebrale, incrementando capacità mnemoniche ed attentive e favorendo l’innalzamento dell’umore attraverso la liberazione di endorfine e serotonina.

La personalità, intesa come modo di essere e di agire dell’individuo è la risultante dell’interazione tra

  • componenti biologiche genetiche ed ereditarie
  • e condizioni socio – cultutali (ambiente)

sulle prime non possiamo agire direttamente, ma sulle seconde si..

Nella personalità, si distinguono poi quattro aree:

  1. a. cognitiva
  2. a. affettivo –emozionale
  3. a. sociale
  4. a. organica

Introduciamo un concetto, quello di “intelligenza della specie” intesa come un patrimonio in dotazione presente in ognuno di noi fin dalla nascita.

Consideriamola come una borsa piena di informazioni raccolte dai nostri avi e giunta fino a noi, e pensiamo un attimo, che è impossibile aver ricevuto dai nostri antenati solo una ristrettissima eredità limitata al colore degli occhi, a quello dei capelli o della pelle, senza psichismi, conoscenze, inviti, divieti frutto di esperienze vissute.

In altre parole è come se ci fossero stati trasmessi oltre ai caratteri somatici anche delle fobie ancestrali (ambientali e relazionali) inconsce , che rappresentano si il deterrente principale alla relazione qualora attivate ai loro massimi livelli, ma se recuperate e sublimate attraverso il gioco, il movimento, la scoperta, rafforzano l’immagine di “se”, migliorando la vita di relazione quindi la personalità.

In conclusione sublimando le fobie ambientali attraverso il movimento in ambiente naturale (fortemente stimolante) si risolveranno automaticamente quelle relazionali ad esse connesse.

Tra le fobie ambientali, quella che adesso ci interessa è la “paura delle acque profonde” (inconscia), che come le altre se sublimata opportunamente permette un notevole ritorno di immagine di “se” in senso positivo, riassumibile in questi punti, a vantaggio delle aree della personalità:

  • nell’area cognitiva si svilupperanno i processi percettivi e la capacità di risolvere i problemi.
  • nell’area sociale si svilupperà la capacità di collaborazione e rispetto delle regole.
  • nell’area affettivo emozionale, si sviluppano perseveranza, intraprendenza, sicurezza e fiducia in se.

Ecco perché nuotare non è soltanto mero galleggiamento e propulsione, ma ancor prima significa aver integrato aspetti psichici ed aspetti motori, guadagnandone in ritorno di immagine e personalità.



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